Aiuto economico alle famiglie acesi
Sabato 19 aprile alle ore 10.30, il sindaco Nino Garozzo e l’assessore alle Politiche sociali Giuseppe Calì hanno presentato alla stampa il “Piano di emergenza famiglie” adottato e approvato ieri dalla Giunta per combattere lo stato di crisi economica che assilla tantissime famiglie.
Illustrato anche l’avviso pubblico che permetterà di accedere ai benefici del Piano di emergenza famiglie, finanziato da residui di Bilancio con l’importo di 58. 852 euro.
Il piano, ideato dall’Amministrazione, prevede tre azioni a sostegno alle famiglie disagiate e delle fasce deboli in genere.
Il Piano dispone:
– l’erogazione di 5000 euro alla Mensa di San Camillo così da conrtibuire al servizio espletato giornalmente da Camilliani e volontari;
– l’erogazione di circa 600 buoni acquisto voucher da 50 euro per generi alimentari e di prima necessità da distribuire previa formulazione di graduatoria da parte del Servizio Sociale comunale.
Infine, dopo la predisposizione di appositi piani individualizzati da parte dei Servizi sociali, parte della somma sarà destinata ai nuclei familiari in difficoltà per l’acquisto di presidi ottici, odontoiatrici, svolgimento di attività fisica per i minori, attività di supporto alla formazione.
L’avviso con le modalità di partecipazione ed erogazione verrà pubblicato subito dopo le festività pasquali.
Il sindaco Nino Garozzo afferma: «Sono tre azioni che riteniamo efficaci e che hanno il pregio di essere mirate, tutto questo al fine di evitare spreco di denaro e ottimizzare al meglio la resa, secondo quelle che sono le indicazioni che abbiamo voluto dare. Cioè beni di prima necessità e non altro, presidi sanitari o libri e non altro, e poi il riconoscimento all’unica mensa aperta a tutti che c’è ad Acireale e che è non gestita ma moltiplicata negli effetti benefici dai camilliani. Mi auguro che chi verrà dopo di noi prosegua il cammin».
Conclude l’assessore Giuseppe Calì: «Si tratta di interventi che oggi sono possibili grazie ai risparmi di questa Amministrazione. Non fondi a pioggia, ma veloci interventi di cui i Servizi sociali e non altri, hanno la professionalità giusta perché siano gestiti e distribuiti al meglio».