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Regione Sicilia, firmato protocollo d’intesa con Ministero dell’Interno per il restauro di beni culturali

di Marina Scordo

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“Ringrazio il ministro Lamorgese per avere siglato questo protocollo d’intesa. Oggi abbiamo avviato un percorso di collaborazione che prende il via dai beni culturali e dagli edifici di culto. Dalla Sicilia parte un segnale forte per mettere in sicurezza le chiese che necessitano di restauro, alcune centinaia. Gli interventi conservativi saranno realizzati con risorse dello Stato e tramite le Soprintendenze per i Beni culturali. Sono già 140 i progetti esecutivi. Tutelare parte del nostro patrimonio culturale e riuscire a valorizzarlo è importante per rafforzare l’offerta turistica, perché abbiamo voglia di ospitare milioni di visitatori dopo questo anno drammatico. Sono convinto che questa sarà solo la prima di una serie di opportunità di collaborazione istituzionale”.

Il presidente della Regione, on. Nello Musumeci, ha commentato con queste parole la firma del protocollo d’intesa con il ministro Luciana Lamorgese, al fine di restaurare le oltre 260 chiese siciliane del Fondo edifici di culto (Fec), istituito dal Ministero.

Le Soprintendenze per i Beni culturali dell’Isola realizzeranno i progetti e ne cureranno l’esecuzione; il Ministero si occuperà dell’inserimento degli interventi nel piano annuale del Fec.

“Quello firmato oggi  – ha affermato il ministro Lamorgese – è il primo protocollo di questo tipo che sigliamo in Italia per valorizzare e mettere in sicurezza le chiese del Fec in Sicilia, una regione ricca di bellezze architettoniche, naturali e culinarie. È un protocollo che stabilisce concretamente ‘chi fa cosa’ e prevede un ruolo attivo per le Soprintendenze. Teniamo conto che il Pnrr destina 500 milioni per il restauro delle chiese in tutta Italia, edifici che sono patrimonio importante per il Paese e un fattore di attrazione turistica. È il segnale che per l’Italia la cultura è elemento fondamentale da cui non si può prescindere. Spero che la collaborazione avviata oggi vedrà le strutture del Ministero e della Regione lavorare assieme ancora più intensamente anche su tanti altri aspetti”.

 

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