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Acireale: studenti in piazza contro la Buona Scuola

 

Venerdì 13 Ottobre,  in Piazza Duomo ad Acireale (CT), si è svolta la manifestazione pacifica degli studenti delle Scuole Secondarie di II grado del territorio acese per richiedere maggiori garanzie di sicurezza e qualità ai contratti stipulati per le attività di alternanza scuola lavoro previste dalla riforma della Buona Scuola (articolo Daniele Trovato).

Venerdì 13 Ottobre,  in Piazza Duomo ad Acireale, si è svolta una manifestazione pacifica, intitolata sciopero alla rovescia.

A condurla gli studenti delle scuole superiori del territorio acese per protestare contro alcuni punti della legge 107; la famosa riforma della “Buona scuola” infatti continua a suscitare proteste sia del corpo docente che di quello studentesco che ha voluto ad Acireale ritrovarsi in uno spazio pubblico per far sentire la loro voce di dissenso.

 

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L’iniziativa – appoggiata anche dall’associazione studentesca UniUrbeda sempre impegnata attivamente nel mondo scolastico acese – ha come obiettivo quello di denunciare alcuni cattivi aspetti dell‘alternanza scuola-lavoro.

 

 

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Al centro delle polemiche  che hanno spinto gli studenti a protestare vi sono la scarsa qualità dell’alternanza e l’assenza di norme di sicurezza durante il suo svolgimento, aspetti che, in quanto fondamentali per la corretta crescita di tutte le parti chiamate in causa, non possono essere trascurati.

Sono moltissimi infatti i ragazzi costretti a lavorare in condizioni sfavorevoli, nello svolgimento di mansioni che non competono loro e che non sono neanche annoverate alla stipula dei contratti formativi.

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I manifestanti hanno richiesto quindi di avere sia di avere garanzie di qualità nella scelta delle attività formative da parte delle scuole, sia quella di avere la possibilità di scegliere le attività lavorative da assolvere.

Inoltre, a garanzia di sicurezza gli studenti richiedono maggiori controlli riguardanti la sicurezza dei luoghi di lavoro e delle attrezzature utilizzate.

La protesta, infatti, non è stata finalizzata all’eliminazione dell’alternanza scuola-lavoro, bensì a una maggiore ottimizzazione della stessa, una qualità che possa essere conveniente a tutte e tre le parti coinvolte: studenti, scuole e aziende.

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