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Il sindaco di Acireale tuona contro la Regione

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Il sindaco di Acireale Nino Garozzo tuona contro la Regione Sicilia perchè ha tradito gli impegni presi con i comuni, decurtando – a tempo scaduto – il contributo economico pari all’80 % della spesa complessiva per i precari.

La decurtazione unilaterale, che sarebbe più opportuno definire taglio non concordato,  viene annunciata ad esercizio finanziario dei comuni già concluso dal 31 dicembre 2013, quindi i soldi sono già stanziati.

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Per il comune di Acireale, in cui lavorano 280 precari,  la somma si trasforma in disavanzo puro per il bilancio: 300 mila euro su una somma regionale prevista di 4 milioni 450 mila euro. Senza contare che dal Bilancio comunale, per dotazione propria, è stato già versato un milione 100 mila euro.

Per un Comune che regola ai limiti del consentito la propria contabilità sui parametri della contabilità pubblica, somme come queste potrebbero fare persino sforare il Patto di stabilità proprio perché il taglio arriva in maniera unilaterale, a Bilancio chiuso e senza aver neppure consentito manovre correttive.

La decisione è stata presa, dice il sindaco Nino Garozzo: «solo perchè la Regione, due mesi dopo la chiusura, decide di togliere somme che fanno parte dell’accordo Regione-Comuni.  Il Comune di Acireale non intende rimanere in silenzio innanzi ad atti che si prestano a censure sotto il profilo giuridico e, soprattutto, della corretta collaborazione e buona fede tra enti pubblici».

Il Comune di Acireale ha chiesto la revoca del decreto regionale e il ripristino della dotazione finanziaria originariamente prevista con una nota inviata all’Assessorato regionale della famiglia e delle politiche sociali e del lavoro, e alla Corte dei Conti – sez. Controllo della Regione Siciliana – affinchè possa essere valutata nell’ambito del rispetto delle procedure di contabilità pubblica.

Inoltre, il Comune di Acireale, avendo prorogato i contratti ai lavoratori precari per l’anno 2014 – così come previsto e suggerito dalla Legge regionale e dalle direttive assessoriali – ha inviato una seconda nota al fine di evitare disavanzi “a sorpresa” dovuti a manovre di Bilancio della Regione.

Nella nota si invita la Regione a confermare, o meno, la dotazione finanziaria prevista per i 280 precari ammontante a 4, 5milioni di euro circa per il 2014. Anche questa seconda nota è stata trasmessa alla Corte dei conti.

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Dice il sindaco Nino Garozzo:  «Il comportamento della Regione è inqualificabile in quanto tradisce norma di buonsenso e contabilità pubblica – . Un comportamento che espone i comuni a disavanzi su cui non hanno responsabilità: non si era mai visto che un impegno finanziario del genere venisse decurtato a posteriori. Se la Regione non dovese revocare l’atto, su cui confidiamo anche un intervento della Corte dei Conti, siamo pronti ad impugnare innanzi al giudice amministrativo tale decisione.  E’ chiaro che non ci fidiamo più e proprio per questo, a fronte delle direttive e delle dichiarazioni pubbliche, desideriamo sapere se la Regione sia pronta, o meno, a confermare la dotazione prevista e concordata».

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